[^ L’Alcarin Tengwar del gentile Toshi Omagari.]
Non si è ancora capito se creare esperàntidi abbia una qualche utilità, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che sia un’attività che gli uomini continuano a trovare divertente.
Qui c’è un’introduzione completa alla mia proposta, il leuto: comprensiva di grammatica, dizionari, testi, e in più spiegazioni sul perché si è cambiato l’esperanto in un certo modo oppure in un altro.
Tutti i documenti sono offerti gratuitamente per l’uso non lucrativo e sono liberamente scaricabili e stampabili.
Dato che, al momento, a questa costruzione ha lavorato una sola persona nel tempo libero (il sottoscritto), ci saranno di sicuro erroretti sparsi qua e là nei testi, imprecisioni, discordanze. Sarò felice se i lettori vorrano segnalarmeli.
Avendo svariati interessi diversi e parecchie cose da fare, non ho molto tempo da dedicare a questo progetto. Se ci fossero volontari interessati a fare lavoro di divulgazione (creare una comunità in lingua in Rete, siti, associazioni, una vichipedia in lingua, tradurre grammatica e dizionario, pagine nelle reti sociali, eccetera) saranno i benvenuti.
- Introduzione
- Grammatica
- Testi
- Radici del leuto
- Vocabolario italiano-leuto
- Considerazioni sulla creazione
- Altro
[Collegamenti per filze utili]
Sinteticamente, rispetto all’esperanto il leuto:
- ha un sistema di scrittura più neutrale e gradevole;
- ha una fonologia un po’ più ricca;
- ha un lessico con meno variazioni arbitrarie;
- ha strutture grammaticali un po’ più ricche e possibilità espressive più precise;
- ha un lessico un po’ più latino e soprattutto più greco, il che lo avvicina al lessico neoclassico della scienza; allo stesso tempo, ha più elementi estraeuropei;
- ha più radici per concetti «basilari» (madre, donna, adulto, male, freddo…) per rendere più vario e veloce il linguaggio primario; ottimizza invece l’uso delle radici in altri campi;
- se è leggermente più complesso nell’insieme (comunque molto più facile di qualunque lingua naturale) allo stesso tempo per parecchi aspetti è più logico, con semplificazioni o linearizzazioni di certi elementi poco logici dell’esperanto e la rimozione di certe eccezioni o complicazioni poco utili;
- non ha -ajn -ajn -ojn, ma più gradevoli -o -o -ar.