La speranza delle strade

Gilbert Keith Chesterton
La speranza delle strade

Da Il cavaliere pazzo e altre poesie

Traduzione di Giulio Mainardi.
Tutti i diritti riservati.

Metro. Quartine di versi di tredici sillabe. Rime: ABAB.


THE HOPE OF THE STREET

The still sweet meadows shimmered: and I stood
And cursed them, bloom of hedge and bird of tree,
And bright and high beyond the hunch-backed wood
The thunder and the splendour of the sea.

Give back the Babylon where I was born,
The lips that gape give back, the hands that grope,
And noise and blood and suffocating scorn
An eddy of fierce faces—and a hope

That ’mid those myriad heads one head find place,
With brown hair curled like breakers of the sea,
And two eyes set so strangely in the face
That all things else are nothing suddenly.


LA SPERANZA DELLE STRADE

Luceano i fermi e dolci prati: e io saldo
stavo e li maledivo, fior, augel boschivo,
ed alti e fulgidi al di là del gobbo gualdo
del mare il tuono e lo splendor io maledivo.

Rendete la Babele in cui venni alla luce,
rendete le labbra aperte, la man che preme,
e rumore e sangue e scherno asfissiante e truce:
un vortice di fiere facce – e una speme

che tra le miriadi una testa trovi posto,
dal crin bruno attorto come i frangenti al mare,
e un paio d’occhi così strano in volto posto
che ogni altra cosa, all’improvviso, scompare.