PAGINA DI PROVA
Gilbert Keith Chesterton
La ballata del Cavallo bianco
Brani scelti
Traduzione di Giulio Mainardi.
Tutti i diritti riservati.
Metro. Endecasillabi, tutti rimati con schema vario; la scansione dei versi non segue quella originale.
Libro III
L’arpa di Alfredo
Versi 252-269:
“When he shall read what is written
So plain in clouds and clods,
When he shall hunger without hope
Even for evil gods.
“For this is a heavy matter,
And the truth is cold to tell;
Do we not know, have we not heard,
The soul is like a lost bird,
The body a broken shell.
“And a man hopes, being ignorant,
Till in white woods apart
He finds at last the lost bird dead:
And a man may still lift up his head
But never more his heart.
“There comes no noise but weeping
Out of the ancient sky,
And a tear is in the tiniest flower
Because the gods must die.
Quand’egli a chiare lettere vedrà
cosa sta scritto nei campi e nei cieli,
quand’ei senza speranza bramerà
per la fame persino dèi crudeli.
Già, questa cosa ci grava il pensiero,
e, a pronunciarlo, è molto freddo il vero;
non sappiam, non abbiam forse udito?,
l’anima è come un uccello smarrito,
il corpo un guscio nemmeno più intero.
E un uomo, essendo ignorante, la spene
conserva, fino a ché, in qualche foresta
bianca, distante, egli alfin non rinviene
morto l’uccello smarrito: la testa
l’umano ancor potrà tirare su,
ma sollevare il suo cuore, mai più.
E lì tra tutti i rumori soltanto
giunge dal cielo antichissimo il pianto;
lacrima è già nel più piccolo fiore
perché persino un dio infine muore.
Versi 274-283:
“Strong are the Roman roses,
Or the free flowers of the heath,
But every flower, like a flower of the sea,
Smelleth with the salt of death.
“And the heart of the locked battle
Is the happiest place for men;
When shrieking souls as shafts go by
And many have died and all may die;
Though this word be a mystery,
Death is most distant then.
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E il cuor della battaglia, stretta, angusta,
è il luogo ove la stirpe umana gusta
la massima gaiezza; quando alme
stridenti come frecce volan via,
e già parecchi uomini son salme
e ciascun uomo morire poria:
sebben questa parola resti arcana,
la morte allora è più che mai lontana.
Versi 379-382:
And the King, with harp on shoulder,
Stood up and ceased his song;
And the owls moaned from the mighty trees,
And the Danes laughed loud and long.
Contro la spalla del re l’arpa giacque,
ei s’alzò in piedi e ’l suo canto si tacque;
e dal folto degl’alberi possenti
i gufi emisero cupi lamenti,
e il riso dei danesi si levò
e forte e lungamente risuonò.